September 21st, 2007

Inevitabilmente mi faranno scazzare, prima o poi… (parte prima)

Posted by Anneke in Vita vissuta

- Quelli che devono lamentarsi sempre e comunque, anche quando gli capita una cosa bella.
- Quelli che devono criticare in ogni occasione, a prescindere dell’oggetto/situazione/persona da criticare.
- Quelli che hanno solo un pensiero in testa.
- Quelli che non capiscono che il mondo non gira intorno a loro.
- Quelli che non riescono a capire che raccontare per la 1453esima volta la storia della propria vita alla stessa persona può essere un’esperienza noiosa, soprattutto per chi ascolta. Soprattutto se il tutto si riduce alla fine a dire:” Oh, come soffro.”
- Quelli che si vantano di essere “diretti” e di dire le cose in faccia invece che alle spalle, ma poi usano questo loro “pregio” come scusa per vomitarti merda addosso.
- Quelli che ignorano il significato di empatia.
- Quelli che sbandierano ai quattro venti di essere empatici e poi non lo sono manco pe’ gniente.
- Quelli che ti fanno le moine gratuite e fasulle perchè hanno bisogno di qualcosa.
- Quelli che si ricordano della tua esistenza solo quando hanno bisogno di qualcosa da te.
- Quelli che pensano che qualunque cosa dicano sia divertente.
- Quelli che pensano di sapere tutto della tua vita…e non sanno un cazzo.
- Quelli che su msn mettono i nick “CERCO TIZIA” o “CAIO, CONTATTAMI!”. Se TU hai bisogno di ME, mi devi contattare TU, non il contrario.

[continua]

September 18th, 2007

Non ce la faccio, devo metterlo…

Posted by Anneke in Vita vissuta, Video

Dedicato a quelli con cui chatto più o meno giornalmente sul messenger,
un video in stile “Maccio Capatonda”. Fesso quanto basta, ma se le cose non sono fesse non ci (mi) piacciono!

September 16th, 2007

Manco di notte si riesce a riposare.

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia, Zanzare, Sogni

Stralci dei sogni di stanotte:

La prof. Diletto (la mia insegnante di italiano e storia nel triennio) proponeva a mia madre di entrare nel business del Kinder Cereali, col quale avrebbe potuto guadagnare dai 200.000 ai 500.000 euro. (?!)

E questo non so spiegarlo, credo sia semplicemente non-sense, ehe.

Litigo fino ad arrivare alle mani con mia zia, rea di litigare per delle idiozie col marito davanti alla figlia, che deve sopportare tutto stoicamente. In realtà io vado in escandescenza solo perchè mi ha rotto le palle e uso quella motivazione come semplice scusa.

Questo credo sia già più semplice da spiegare: vorrei tanto mandare a quel paese mia zia, perchè non ho mai incontrato una persona così ottusa, invidiosa e idiota come lei, ma le regole non scritte di famiglia mi impongono di tacere.

Sono su una barca a forma di automobile e questa affonda. Si salvano tutte le valigie degli altri, tranne che il mio computer, che comincia ad affondare e si inzuppa completamente d’acqua. Recupero il case, ma scopro che tutti gli hardware si sono staccati e vagano nella profondità dell’oceano. Affondo le braccia nell’acqua e provo a salvare il salvabile, ma c’è ben poco da fare. Segue un momento di sconforto totale.

Magari ho paura per il computer, ma non capisco l’elemento dell’acqua cosa c’entri nel sogno.

E dulcis in fundo, mia sorella mi schiaffa la paletta uccidi-insetti in faccia mentre è presente il ragazzino di lei, costringendomi a rimandare il mio attacco isterico a quando lui sarà andato via.

Questo è il rimorso per l’omicidio di una zanzara ieri sera, sono sicura.

September 11th, 2007

Eight easy steps

Posted by Anneke in Canzoni, Vita vissuta

Come rimanere paralizzati dalla paura dell’abbandono
Come affidarsi agli uomini in problemi risolubili
Come controllare qualcuno fino a farlo diventare la copia carbone di te stesso
Come fare in modo che ciò non funzioni e vederli scappare via da te

Come tenere le persone a distanza e mai avvicinarsici troppo
Come non fidarsi di quelli che dovresti presumibilmente amare di più
Come far finta di star bene e di non aver bisogno dell’aiuto di nessuno
Come sentirsi inutili a meno che non si stia servendo o non si stia aiutando qualcuno

Vi insegnerò tutto questo, in otto facili passi
Un insegnamento di vita che mai vi dimenticherete
Vi farò vedere come fare, in otto facili passi
Vi mostrerò che aspetto ha l’autorità quando è la migliore ad insegnarla

Come odiare le donne quando dovresti essere una femminista
Come recitare il ruolo del timorato quando in realtà sei un ipocrita
Come odiare dio quando dovresti essere un credente e uno spiritualista
Come sabotare le tue fantasie per paura del successo

Vi insegnerò tutto questo, in otto facili passi
Un insegnamento di vita che mai vi dimenticherete
Vi farò vedere come fare, in otto facili passi
Vi mostrerò che aspetto ha l’autorità quando è la migliore ad insegnarla

Ho fatto ricerche per anni
Mi sono aperta il culo a forza di esercitarmi
Per tutta la vita mi sono allenata per arrivare a questo momento, te lo giuro
Arrivando all’ obiettivo finale di diventare questa saggia leader ai tuoi occhi

Vi insegnerò tutto questo, in otto facili passi
Un insegnamento di vita che mai vi dimenticherete
Vi farò vedere come fare, in otto facili passi
Vi mostrerò che aspetto ha l’autorità quando è la migliore ad insegnarla

Come mentire a te stesso e di conseguenza a tutti gli altri
Come continuare a sorridere mentre stai pensando di farla finita
Come rifugiarsi nell’apatia fino alla dipendenza per evitare di attraversare i problemi
Come rimanere intrappolata nella tristezza incolpando gli altri per ogni cosa.

Vi insegnerò tutto questo, in otto facili passi
Un insegnamento di vita che mai vi dimenticherete
Vi farò vedere come fare, in otto facili passi
Vi mostrerò che aspetto ha l’autorità quando è la migliore ad insegnarla

Vi insegnerò tutto questo, in otto facili passi
Un insegnamento di vita che mai vi dimenticherete
Vi farò vedere come fare, in otto facili passi
Vi mostrerò che aspetto ha l’autorità quando è la migliore ad insegnarla

Eight easy steps, Alanis Morissette (traduzione)

September 11th, 2007

11/09

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia

Un tempo si chiedeva, “Cosa stavi facendo quando spararono a JFK?”, oggi si chiede “Cosa facevi quando sono cadute le Torri?”.

Io ero a casa a dare ripetizioni d’inglese a quelle due capre di mia sorella e della sua amica Assia. Mi ero fermata per un po’ e avevo detto loro di continuare da sole, perchè dovevo vedere la puntata di Sentieri su Rete4 (all’epoca ancora lo vedevo, ebbene si). Poi ad un certo punto l’episodio fu interrotto di colpo, per dare la linea all’edizione speciale del TG.

Tra parentesi mi incazzai come una bestia, all’epoca, ma questi sono dettagli.

August 26th, 2007

La stronza comprensiva

Posted by Anneke in Vita vissuta

Nei momenti meno adatti ho un’abilità di sembrare stronza quando dovrei essere comprensiva e deficiente quando dovrei sembrare stronza che è assolutamente unica.

Da qui a fare figure di merda sensazionali il passo è breve.

( Poi intendiamoci, a volte mi capita pure di sembrare stronza quando voglio fare la stronza e dolce quando voglio sembrare dolce, però è più raro. )

August 25th, 2007

E’ abbastanza?

Posted by Anneke in Citazioni, Vita vissuta

Illyria -
Ci aggrappiamo alle cose che non ci sono più. C’è nient’altro in questa vita, a parte il dolore?

Wesley -
C’è amore. C’è speranza…per alcuni. C’è la speranza che tu possa trovare qualcosa di degno… che la tua vita ti porti qualche gioia… che dopo tutto… puoi ancora essere sorpreso.

Illyria -
E’ abbastanza?
E’ abbastanza per andare avanti?

Angel, ep. 5×16

August 15th, 2007

Pensierino di ferragosto

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia

Vivere con delle persone anziane è come vivere con delle bombe ad orologeria.

Prima o poi scoppiano. Solitamente nei momenti in cui sei meno preparato, tipo oggi.

E’ una cosa che mi mette un’ansia dentro pazzesca…

ps. - Mia nonna sta benissimo. Non posso dire lo stesso, però, della nonna di mia cugina, con la quale eravamo a pranzo oggi.

August 11th, 2007

Un breve collegamento da queste parti.

Posted by Anneke in Vita vissuta, Zanzare, Vivere a Napoli

Qui provincia di Napoli.

Situazioni rifiuti incerta, che procede tra alti e bassi. Per il momento, per fortuna, siamo nella fase “alti”, ergo non si vedono strade chiuse dall’immondizia e collinette di adorabili cumuli di spazzatura.

In compenso nelle due scorse notti tutta la cittadinanza ha rischiato un’intossicazione a causa di strani incendi di sostanze non meglio identificabili avvenuti in luoghi vicini ma ignoti. I compaesani, noti per il loro essere ottimisti, sospettano di materiali poco legali, ma soprattutto poco salutari.

Fonti certe rivelano, inoltre, che negli ultimi giorni la stessa popolazione ha dovuto affrontare un’invasione di una nuova specie di zanzara, che ha ormai soppiantato la vecchia zanzara-tigre, la “zanzara-zampogna”, chiamata così per la dimensione anomala dell’animale.

Ciò significa che, quando non si riesce a dormire per la puzza micidiale, non si dorme a causa delle zanzare che si divertono ad avvicinarsi all’orecchio del povero malcapitato per rendere nota la loro presenza.

In attesa di altri guai,

passo e chiudo.

August 5th, 2007

Gaia e Mezarecchia

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia, Animali

Andavo in terza media, o giù di lì.

Dopo le tartarughine e i pesci cannibali, in casa si respirava voglia di tentare la convivenza con animali apparentemente più evoluti. Eliminati a priori cani e gatti, perchè mamma non voleva, io e mia sorella riuscimmo ad avere una coppia di criceti.

Li chiamammo Gaia e Felice.

Come potete immaginare dai nomi, erano un maschio E una femmina.

Naturalmente noi povere e piccole scemottole pensavamo che animali in cattività non potessero riprodursi.
E altrettanto naturalmente ci sbagliavamo.

Ci sono due “eventi” che ricordo con estrema nitidezza dell’allegra coppia:

1)

ANTEFATTO:
Una sera cominciai a vedere i due criceti azzuffarsi come dei pazzi, il maschio correva dietro la femmina, che cercava di difendersi in tutti i modi, perfino con morsi e zampate. Si sentivano strilla e versacci di ogni genere. Gaia ogni tanto soccombeva quando il maschio riusciva ad incastrarla in un angolo della gabbia e le saliva addosso, dandoci dentro. Insomma, i movimenti dei due erano alquanto sospetti.

Andai da mia mamma e le confidai il mio sospetto: “Secondo me si stanno accoppiando…”
La risposta di mia mamma fu, all’incirca: “Ma che cavolo dici, non fare la pervertita, su, che hanno da riprodursi! Non si possono accoppiare.”

Incassai il colpo, poco convinta. Dimenticammo la vicenda.

UN MESE DOPO:
Tornata da scuola, andai a salutare i criceti ma notai subito qualcosa di strano. Sul fondo della gabbia c’erano sette chiazzette rosa, tra l’ovatta arricciata e i loro giocattolini. Dire che mi venne un accidente è dire poco.
La cricetA, ovviamente, aveva partorito.

Purtroppo i cuccioli morirono tutti nel giro di pochi giorni, anche perchè la cricetina non era nelle condizioni di occuparsi di loro. Amen.

La cosa più inquietante, comunque, avvenne settimane dopo il parto. E qui sfociamo nell’evento numero 2) :

Siccome non sapevamo che maschi e femmine non vanno MAI messi insieme nella stessa gabbia, motivi riproduttivi esclusi, perchè si attaccano in continuazione (appunto), continuammo a tenerli insieme.
Non sappiamo cosa successe esattamente, ma un bel giorno ci ritrovammo il povero criceto MASCHIO senza un orecchio, strappato a morZi dall’adorabile compagna.

Da allora Felice fu battezzato MeZaRecchia (Metà Orecchio, dovrebbe essere), e finalmente i due furono separati in due gabbie.

La coppia non durò poi molto… Gaia morì improvvisamente una notte, così improvvisamente che noi pensammo fosse andata in letargo. Felice la seguì dopo un po’, per polmonite.

E così si chiuse pure la parentesi criceti.

Poi, dopo un po’, arrivò Dolly in casa, ma questa è un’altra storia.

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