May 16th, 2007

“Volontariare” a Napoli, che l’utopia (non) abbia inizio

La settimana scorsa sono andata al comitato di Napoli di Telefono Azzurro, visto che avevo saputo, tramite Università, che erano in cerca di volontari. Mi faceva piacere dare una mano, e poi si, insomma, più sto con la mente impegnata e meno faccio trip mentali.

Ad ogni modo, già arrivata al centro ero un attimino “sfatta”, perchè sono dovuta andare in metropolitana e il tratto che va da P.zza Garibaldi a P.zza Dante non era pieno, era STRACOLMO di persone. C’era così poca aria respirabile che ho avuto per qualche attimo la certezza che stavo per svenire. Vabbuò.

Arrivata a destinazione inizia la parte migliore, cioè la presa di coscienza del posto in cui ero finita.

L’appuntamento del colloquio era alle 16.00.
L’addetta ai colloqui è venuta dopo le 17.00.
Io ho fatto il colloquio alle 19.00.
Ci hanno fatto sloggiare alle 19.02.

Nelle tre ore di attesa ho dovuto sopportare, oltre alla noia mortale:
- La coordinatrice che parlava al telefono e sembrava divertirsi molto;
- La coordinatrice che si divertiva con i volontari e faceva battute su cose a me ignote;
- La coordinatrice che si sfogava con altri volontari, che denunciava lo schifo di questo posto, il fatto che nessuno faceva niente e che faceva tutto lei, e che a settembre sarebbe andata via.
- Un volontario semi-idiota che, se gli chiedevi tipo: “Si ma che giorno è oggi?”, ti rispondeva: “I promessi sposi sono un’opera famosa”.
- Una coppia di anziani che avevano scritto una commedia sul telefono azzurro e si gasavano aBBestia. Mah.

Il colloquio è durato circa 2 minuti, di cui 1 minuto e mezzo è servito per compilare una scheda che chiedeva semplici generalità. Alla fine è finito tutto con un mio “vabbè ti faccio sapere”. E pensare che io pensavo che avrebbero dovuto dire loro a me, ’sta frase…

Sono rimasta sconvolta dalla mancanza di professionalità e dalla disorganizzazione. Ma d’altronde siamo a Napoli, che mi aspettavo?

Ad ogni modo, dubito che quei tizi rivedranno la mia faccia di nuovo.

May 16th, 2007

I sogni son desideri? Ma desideri de che?

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia, Sogni

Sogno numero 1.

Sono a mare a giocare con i miei cugini, nei pressi degli scogli. Poi mi ricordo che mia mamma mi ha sempre pregato di non stare nell’acqua vicina agli scogli, perchè l’acqua s’increspa e rischio di sbatterci contro e di farmi male. Allora mi sposto di poco, e comincio a vomitare… capelli. Capelli lunghi, lisci e castani. Sembravo più un gatto che espelleva una palla di pelo che un essere umano, ma vabbè. Prendo ’sti capelli e li lascio cadere in acqua. Fine del sogno.

Sogno numero 2.

Non ricordo molto, a dire il vero. M’è rimasta solo stampata una frase di mia madre che mi dice: “Sei diventata la zoccola più costosa di tutta Napoli”. Dovevo essermi venduta (non so in che senso) a qualcuno che aveva pagato moooolti soldi, ma più di questo non riesco a ricordare altro. Fine del sogno.

Commento mio personale ai due sogni: ?!?!

May 8th, 2007

Quello che sono.

Posted by Anneke in Vita vissuta, Brevi

Quello che penso di essere non è quello che sono.

Quello che voglio essere non è quello che sono.

Quello che gli altri pensano che sia non è quello che sono.

… e a volte ho la sensazione che non sarò mai quella che sono.

May 4th, 2007

Breve di sera

Posted by Anneke in Vita vissuta, Brevi

Voi non potete capire

quanto io ami

i maschi

che cantano in falsetto.

April 28th, 2007

28.04

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia

[editato]

Ci ho ripensato. Il silenzio è la cosa migliore.

April 25th, 2007

Sotto l’ombra di un bel fior

Posted by Anneke in Canzoni, Vita vissuta, Video

Una mattina mi son svegliato,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi son svegliato
ed ho trovato l’invasor.

O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
O partigiano, portami via,
ché mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E se io muoio da partigiano,
tu mi devi seppellir.

E seppellire lassù in montagna,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E seppellire lassù in montagna
sotto l’ombra di un bel fior.

E le genti che passeranno
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E le genti che passeranno
Mi diranno «Che bel fior!»

«È questo il fiore del partigiano»,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
«È questo il fiore del partigiano
morto per la libertà!»

April 20th, 2007

Lo scemo in mezzo

Posted by Anneke in Vita vissuta, Università

Se due amiche non riescono a trovare un’intesa perchè hanno caratteri troppo simili che cozzano tra loro,
Se voi avete fatto da mediatore (anche fisico) per mesi pur di non far scoppiare la bomba,
Se la bomba è scoppiata e adesso le due amiche non si parlano neanche più,
Se le due amiche le incontrate ogni giorno all’Università e dovete sopportare per ore il clima da guerra fredda che regna in aula,
Se voi siete amica di entrambe all’incirca alla stessa maniera,
Se le due amiche non fanno altro che sfogarsi sulla situazione con voi,
Se voi non avete la più pallida idea di come essere la Svizzera della situazione,

allora, amici miei, siete in un bel guaio.

(Però a parte questo io continuo a divertirmi all’Uni, eh!)

April 18th, 2007

E’ primavera, gli uccelli sono in fiore… *

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia, Università

E’ primavera, e come da copione il mondo intorno a me impazzisce.
Sorelle in crisi scolastica, amanti e parenti serpenti, colleghi che si scannano tra di loro, amici in fasi depressive…. ordinaria amministrazione della stagione, praticamente!

Sto passando le giornate a sentire le lamentele un po’ di tutti, ma non importa… mi fa piacere dare una mano e sono in condizioni psicologiche tali da accollarmi un po’ d’angoscia degli altri, non è un problema.

Per quanto riguarda l’università, beh, procede e mi diverto da morire. Confesso di star studiando alcune materie a discapito di altre, ma conto di mettermi alla pari presto. Poi questo semestre c’è:
1) l’esame d’Inglese, dunque m’illumino d’immenso!
2) Un proffy di Storia della Psicologia veramente bello, tutto misterioso e affascinante
3) …non so, fate voi. Comunque c’è!

Per il resto niente… so solo che adesso dovrei andare a dormire, visto che domani la sveglia trilla piuttosto presto. Quindi, bye.

* = Il titolo del post è un gentile tributo ad un ‘famoso’ errore di una mia compagna di liceo. Bei tempi.

April 12th, 2007

Le massime dei prof. universitari - atto secondo (?)

Posted by Anneke in Vita vissuta, Università

Oh, è più forte di me, io certe cose le devo segnare. E comunque ribadisco il mio giudizio: i miei prof. del liceo erano più spassosi, ecco.

Inglese: Il discorso umano è sempre logico; laddove la logica non c’è, l’umano tende a costruirla.

Inglese: Noi abbiamo tutte idee romantiche di noi stessi - tutte sbagliate.

Storia della Psicologia: (si parla di un esperimento compiuto su un animale e su come è riuscito a superare un problema) …Probabilmente non lo sapremo mai [come ha fatto a riuscire nel compito] perchè la bestiolina non ha rilasciato interviste…

Storia della Psicologia: (consiglia un testo opzionale) Vi invito a leggere questo libro a mare…
Collega: Eeeeh! Ma quando mai, I’ m’aggia schià a quattr’ e bastun’! ***

Inglese: …the French Revolution in 1792… (?!!!)

Psicometria: In genere in queso lavoro troppe certezze ammazzano il paziente.

Psicometria: (parla di un esercizio) …devo ricordare a) dove sono, b) cosa sto facendo… (poi ci pensa su) …ma questo in generale nella vita.

Psicometria: (risposta ai commenti stupiti dopo aver completato un esercizio) E’ solo trasformazione numerica, non è magia!

Psicometria: (Scrive alla lavagna questa formula: 30C18 x 0,25alla18 x 0,75alla12) …questa è la probabilità che un primate superiore prenda 18 all’esame. La scimmia che è in noi!

Psicometria: (si parla di funzioni) Non mi interessa se non ricordate la formula! C’era qualche matto che disegnava ’ste curve al liceo?

E infine, per la serie, “tutto il mondo è paese”:

Storia della Psicologia: Hegel è n’altro che aveva “‘na capa tanta” (era un intelligentone), come si dice in Francia.

Inglese: (bisogna ripetere le frasi che pronuncia un tizio nel cd che si sta ascoltando, però lo speaker parla molto velocemente) …non dà il tempo di, come si dice in inglese, “riciatare” (fermarsi per prendere fiato). Allora voi parlategli sopra.

*** Io ho avuto bisogno della spiegazione per capire la frase “sdraiarsi a quattro di bastoni”, id est:

April 10th, 2007

Vicini rumorosi

Posted by Anneke in Vita vissuta

’sti stronzi del piano di sopra stanno ristrutturando casa da settimane.
I rumori provenienti dal loro appartamento sono sempre più inquietanti e pericolosamente vicini.

Prima o poi va a finire che me li ritrovo in sala da pranzo.

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