Ma perchè, se decido di non mangiare più le unghie, dopo qualche giorno decidi che è ora che anche tu te le faccia crescere?

Perchè, quando l’ansia mi prende e riprendo a mangiarmele, il giorno dopo magicamente le tue unghie curate spariscono in favore di dita rovinate e pellicine arrossate?

Perchè, quando io mi metto a dieta (cioè sempre), tu decidi di seguirmi a ruota e monopolizzi le conversazioni su questo argomento?

Perchè guardi con fare ossessivo-compulsivo tutto quello che mangio e ti presenti dopo qualche giorno a mangiare le STESSE identiche cose?

Perchè, quando mi compro una borsa nuova, esclami che è esattamente il modello che cercavi da sempre e nel giro di poco ti ritrovo ad indossare una copia della MIA borsa?

Perchè ti basi su quello che faccio io all’università e poi mi copi la strategia di esami?

Perchè le MIE idee le fai passare per TUE?

E soprattutto, perchè cazzo, dopo essermi tinta di rosso i capelli, una delle poche cose di cui andavo orgogliosa in questo periodo, dopo una settimana te li sei fatti rossi pure tu, adducendo come scusa “è stato il mio parrucchiere che l’ha voluto”?!?!

Ma vaffanculo, vah.

* = Il nome del post è gentilmente offerto dal mio prof. di scienze del liceo.

Il mio metodo di studio è il tour de force finale.

Per tour de force finale intendo finire il 70% del programma rimanente e ripetere il 30% di programma che hai fatto settimane, se non mesi fa e che ormai hai gettato nei meandri più profondi della memoria.

Il limite più grande di questo “metodo”, che forse più che metodo dovrebbe chiamarsi “strategia di sopravvivenza”, è che dopo l’esame cado in uno stato catatonico e ci metto minimo due giorni a riprendermi. Studiare 24 ore su 24 (ok, ho detto una bugia: le ore sono 21) negli ultimi giorni mi causa uno scombussolamento del ritmo sonno-veglia pazzesco, e per rimediare ci vuole solo tempo e sonno.

Poi c’è la questione dell’ansia. In tutte le persone normali l’ansia cala immediatamente dopo l’esame, com’è giusto che sia: a me no. Io resto impaurita anche dopo diverse ore, vivo in uno stato di puro frastornamento e non faccio altro che pensare: “ma sto dormendo e sto sognando oppure l’esame l’ho superato davvero?” e ho il terrore che succeda qualcosa e che mi dicano che gli sforzi che ho fatto sono stati vani.

Mi ci vorrebbe più costanza, forse non mi ridurrei puntualmente in stati psicofisici al limite della patologia psichiatrica…

Antropologia delle Società Complesse:

- Ci sono alcuni piercing dolorosi, come alla lingua … (segue un lungo momento di silenzio in cui evidentemente sta lottando con se stessa sul fatto nominare altri tipi di piercing più “sconvenienti” ) …e così via.

- …poi non so se in America attualmente c’è un mercato di gigolò orientali, dovremmo farci una ricerca sopra… (per la ricerca MI OFFRO IO!!!)

- Claude Levi-Strauss… quello che si chiama come i jeans (disgustata).

- Sociologia lo fate al terzo anno?! (sconvolta) Pensa tu che storia…

- Pare che siamo ancora in una democrazia, o almeno così ci dicono.

Collega della Prof. di Antropologia:

- Chi è un ricercatore sociale si deve incuriosire, deve essere una capera altrimenti la realtà non la conosce…

- C’ha una - …eddai, fatemeli dire questi termini, l’università è un laboratorio… - c’ha una cazzimma dentro…

- (osservando una foto) Il bagnino dietro sta guardando il sedere della ragazza quindi è un po’ rattoso, rattuso.

Psicologia della Personalità (che poi sarebbe lo stesso prof. di Storia della Psicologia)

- (commentando 1 frase sulle sue slide) Senza nemmeno un errore, come ricopio bene, sono soddisfatto!

- (commentando su di un collega che sta sempre in mezzo) E’ come Tony Servillo, sta in tutti i film!

“Bad day. Started out bad, stayed that way.”

Scena 1: In aula, durante la pausa. Si parla di parti, bambini, eccetera.
Protagonisti: C = Collega ; Io = Io.

Io: Se un giorno partorirò lo farò col cesareo o al massimo con l’epidurale.
C: Che poi sono la stessa cosa.
Io: …no, non sono la stessa cosa.
C: Perchè, l’epidurale che è?
Io: …

Scena 2: In treno, ore 18.30, ritorno a casa dopo una giornata di sbattimenti per l’università.
Protagonisti: C = Collega ; Io = Io.

C: …Bla bla bla esami, bla bla punti di credito….bla bla che caldo…bla bla…
Io: Si hai ragione (rispondendo in automatico vista la stanchezza accumulata)
C: …e quindi è come quella sindrome che viene agli alcolizzati, come si chiama? La sindrome di Gorbaciov, ah si… e quindi…
Io: Si hai rag-… eh?!
C: Cosa?
Io: Che hai detto?!
C: La sindrome di Gorbaciov, come s-
Io: …si chiama sindrome di Korsakoff…!!! (scandalizzata)
C: Ah e vabbè, quella lì.
Io: …

Si, lo so, sono un po’ pesante, però cavolo, è un ambiente universitario, almeno il minino indispensabile dovrebbero saperlo!!!

Professore di Pedagogia Sperimentale:

- (presentando uno dei suoi libri di testo inutili) E’ un volumetto agile…arioso! Leggibile! (si, certo, come no)

- (guardando l’orologio) Dunque, adesso sono le 10.20… (peccato fossero le 15.50)

- (commentando le bizze metereologiche del giorno) Queste sono le pazzie del globo terrestre. O le pazzie dell’uomo che ha reso così il globo terrestre…

- Pensate alle nuove tecnologie, pensate ad internet, insomma, pensate alle cose che io non conosco.

- Prof: L’alone è quella cosa che sta intorno alla testa dei santi che li fa sembrare appunto santi
Figlio del prof: Quello è l’aureola!!!

- (parlando di un pedagogista suo collega) E’ morto giovanissimo! Credo avesse più di 60 anni… (Giovanissimo?!)

Avviso nella bacheca di facoltà che diceva più o meno così: “ Domani le attività didattiche sono sospese poichè è la Giornata della Didattica.”

Non c’è qualcosa di deliziosamente contorto in questo ragionamento?

Sarebbe come dire: domani è la giornata della legalità, quindi ogni attività legale è interrotta.

” Manu, ma perchè non provi a metterti un po’ di fondotinta o fard ogni tanto? Sei così bianca…”

“…ma…veramente io sono già truccata.”

“Ah.”

“Chi voti alle prossime elezioni?”
“Berlusconi”
” !!! …cosa?! Perchè?”
“Boh, perchè lo votano i miei genitori.”
“….”

Collega1: ” Oh mio Dio! Sono disperata…sto studiando questo esame da Dicembre e sono stata bocciata!”
Collega2: ” Lo dici a me? Io l’ho superato con 18, ma lo sto studiando da mesi anch’io…”
Collega1: ” Manu, come hai fatto?!”
Collega2: ” Già, da quanto accidenti lo stai studiando?”
Io: ” …io?… beh, ehm…(silenzio) da… un po’.”

…io penso che se avessi detto la verità, che l’ho studiato in tre giorni e ho preso comunque 27, mi avrebbero linciato.