December 25th, 2008

Sogni natalizi (ovvero: La carica dei 101 rivisitata da me)

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia, Sogni

Rompo il silenzio momentaneo del blog giusto per riportare questo sogno, che ho fatto nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, a dimostrazione che io se non faccio sogni pazzeschi e lunghissimi, non mi “diverto”.

Comunque, nel sogno la mia famiglia aveva adottato una famiglia di cani, un maschio, una femmina e i loro 7 cuccioli (piccolissimi!). Gli adulti erano entrambi di stazza medio-grande, dall’aspetto un po’ lupoide: il maschio era bianco, la femmina marroncina, mentre i cuccioli avevano gradazioni di colore diverse che andava dal marrone cioccolato al bianco neve.

Per un motivo imprecisato portiamo tutta la famiglia (Leni compresa) nella villa di un paese vicino al nostro. Il problema nasce quasi subito, nel giro di pochi istanti non si riescono a trovare tutti i cani. Solo Leni resta con noi, giusto perchè era al giunzaglio.

Cominciamo a cercare i cagnetti tutti insieme, compresa mia mamma, mia cugina, mia sorella, ed altre persone di cui adesso non ricordo i volti. Dopo ore passate a cercare, nella disperazione totale, realizziamo che la famiglia di cani è proprio sparita! Cominciamo a chiedere alle persone presenti in villa se hanno visto o sentito qualcosa, io e mia madre andiamo addirittura nella cappella della chiesa e chiediamo informazioni a delle donne. Io trovo un paio di signore che hanno visto il gruppetto di cani ma non si ricordano dove.

Dopo un po’ mia madre mi si avvicina e mi dice: “E’ successa una cosa strana, ho chiesto ad una signora se ha visto un gruppo di cuccioli e due cani adulti e questa mi ha risposto, d’istinto, ‘Saranno nella duna.’. Al che io le ho chiesto dov’era questa duna, perchè pensavo fosse una zona particolare della villa, e lei si è corretta e subito ha detto che stava scherzando e che non sapeva niente. E se n’è andata.”

Decidiamo di uscire da questa villa (che nel sogno pareva grande quanto il bosco di Capodimonte) per vedere se la famigliola è nelle vicinanze immediate della zona, anche se ci sembra strano il fatto che sette cuccioli siano riusciti a camminare da soli per una distanza così lunga.

Appena usciamo da un cancelletto secondario, mia mamma getta un’occhiata in strada ed ha un’illuminazione. Ha visto una Fiat Duna parcheggiata nelle vicinanze e ha capito che la donna di prima c’entrava qualcosa con la scomparsa del gruppo di cani. Probabilmente per un lapsus si è fatta sfuggire la faccenda della Duna. Osserviamo, io e mia madre, che l’automobile è parcheggiata di fronte ad un palazzo, resta da capire a chi appartiene la macchina e come fare a riprenderci i cani.

Io entro nel palazzo, mia madre resta giù. Mi infilo nell’ascensore insieme a due donne delle pulizie, queste si fermano ad un piano e mentre usciamo, notiamo che ci sono delle guardie di finanza che stanno effettuando un arresto in una casa. I finanzieri prima ci chiedono se abbiamo qualcosa da dichiarare, io rispondo che non so cosa stia succedendo e dunque chiedo il perchè di questo arresto. Loro replicano dicendo che non possono dirmelo, ma io li prendo in contropiede e chiedo: “Hanno preso loro i cuccioli, vero?”

Al che loro, stupiti, cercano di capire come posso fare a sapere di questa faccenda, e io rispondo: “Perchè i cuccioli sono MIEI!”.

Mi viene incontro un cucciolotto color cioccolato, io me lo abbraccio in stile “Carramba che sorpresa” e vado a controllare che anche gli altri stiano bene. Avviso mia madre affacciandomi al balcone e infine scopro cos’è successo.

La donna della “Duna” e un’altra persona avevano preso i cuccioli, avevano già dei contatti per venderli a persone che volevano mangiare carne di cane. In casa c’erano altre persone che, non d’accordo con quest’idea malsana, avevano deciso di denunciare i coinquilini.

Resta da capire dove sono i due cani adulti, i genitori dei cuccioli. O la donna e il suo complice hanno preso i cuccioli lasciando in strada i due adulti, che si sono allontanati per cercare i loro piccoli, o li hanno uccisi e gettati da qualche parte. La verità comunque verrà fuori perchè i finanzieri stanno organizzando un interrogatorio per scoprire tutto.

THE END (finalmente!)

March 5th, 2008

Tra sorelle, prima della cena.

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia

“Che stai leggendo?”
Psicopatologia del lettore quotidiano di Stefano Benni…”
“Ah…”
“Secondo me tu sei il ‘lettore sperduto’: Questo tipo di lettore non ha alcuna familiarità con le librerie. Vi entra solo una o due volte all’anno, a volte una o due volte nella vita. […]
“Non è vero!!!”
“…Ylè, tu avrai letto, volendo proprio esagerare, meno di 10 libri nel corso della tua esistenza…”
“Ma quando mai! Io ‘Tre metri sopra al cielo’ l’avrò letto almeno 10 volte…”
“…”

ps: per favore niente commenti pesanti. E’ pur sempre mia sorella.

February 3rd, 2008

03.02.08

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia

E sono cinque.

December 23rd, 2007

Letterina a Babbo Natale ‘07

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia, Brevi

Caro Babbo Natale,
non so se sono ancora in tempo, ma se fosse così, ti prego di esaudire il mio desiderio: portami solo tanta pazienza, perchè in questo periodo, per evitare di far scoppiare “incidenti diplomatici” vari, ne ho alquanto bisogno.

In alternativa un paio di tappi alle orecchie andranno più che bene.

Con affetto,

Manu’ - Ela

December 18th, 2007

Vita da cani

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia, Animali

“Ciao mammina, che fai con quel coso in mano? Non sarà mica la macchina fotografica? E quella lucetta strana cos’è? Oh, no, non dirmi che è il flash! Aspetta, sei sicura di averlo impostato bene? Ho come la sensazione che sarà un po’ troppo for–” CLIC.

“Beh? Che vuoi? Fammi giocare in pace!”

“Dammi il cinque sorella!”

“…ma stai ancora a fotografarmi? Ma che vita da cani! Mo’ basta dai, che mi sta pure a veni’ sonno…”

“…zzz…”

October 24th, 2007

20

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia, Brevi

Esattamente ora.

E il regalo più bello è quella pulcina che mi sta dormendo nella cuccetta a qualche metro di distanza, dopo essersi sfrenata a giocare con una pallina di plastica. Ci ho messo vent’anni per averla con me, però alla fine ci sono riuscita. ( zà zà!)

October 9th, 2007

Pensieri sparsi

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia

1) Mi si è rotto di nuovo il pc. Ormai mi si scassa all’incirca una volta ogni mese, e se non si scassa il pc, quel mese si scassa la linea adsl…. ormai sono rassegnata. Per inciso, al momento sono sul computer di mia sorella, non sto comunicando su internet con la forza del pensiero (anche se ammetto che la cosa sarebbe alquanto cool).

2) Io ho avuto un’adolescenza orrenda, orribile, che si può riassumere nella frase “La vita fa schifo e io voglio solo morire.”. Ma cosa c’è di più orrendo della propria adolescenza? L’adolescenza di tua sorella. Almeno durante la tua adolescenza eri tu quella pazza isterica che sfanculizzava ad intervalli regolari di un’ora tutto il genere umano, e in particolar modo il genere umano più vicino a te. Adesso mi ritrovo nella grandiosa parte di colei che è sfanculizzata ad intervalli regolari, e non è una situazione piacevolissima, mettiamola così. L’unica cosa buona di questo periodo, che purtroppo è anche una cosa che sento finirà, è il fatto che mia madre non mi considera più la pecora nera della famiglia. Ho detto.

3) E’ in atto un piano d’attacco segretissimo. Chi sa sa. Se funzionerà, mi renderà una persona molto più felice di adesso. Non aggiungerò altro, incrocio solo le dita.

4) Non c’è un quattro, ho finito. :P

October 3rd, 2007

Prove della mia pazzia 2 (la vendetta)

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia, Sogni

E’ notte ma le luci di tutte le stanze sono accese, quindi ai miei occhi è come se fosse giorno. Prima di andare a dormire, per un motivo non precisato vado nel soggiorno, dove trovo due animali intenti a fare baldoria nella stanza. Nel sogno li chiamo “opossum”, ma in realtà sono moooooolto più grandi degli opossum ed assomigliano a dei lemuri obesi.

Uno di loro si arrampica sulla tenda copri-balcone e la fa crollare. A me viene un accidente, e penso: “Cazzo, adesso mia mamma penserà che sono stata io.”
Quindi vado a svegliare mia madre per farla essere testimone del fattaccio. Lei come al solito mi chiede “Che c’è?”*** , e poi viene con me in salotto.

Scopriamo che gli “opossum” provengono dall’armadio delle scarpe di mia nonna, che in realtà è bucato sul fondo, così come la parete. Ci viene la geniale idea di far rientrare le bestiole nel buco e di tappare quest’ultimo con una scatola di scarpe. Mentre ci congratuliamo dell’esperimento riuscito, scopriamo che in realtà gli animali hanno allargato il buco dell’armadio e sono tornati a divertirsi come dei matti nel nostro salone.

Io e mia mamma ci chiediamo come si fa ad allontanare degli opossum, e qui finisce il sogno.

Inutile dire che mi sono svegliata con un grosso punto interrogativo sulla testa, in stile cartone giapponese.

*** = Se svegliata per qualunque motivo, mia mamma risponde solo e solamente con “Che c’è?”, pronunciato come se stesse parlando con un bambino di due anni. Solo se ti guarda in faccia e capisce che c’è qualcosa di grave in atto, ti risponde con “Dimmi.”. Stranezze familiari.

September 30th, 2007

Certe altre volte, poi…

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia, Brevi

…sarebbe bastata anche una telefonata della durata di dieci secondi scarsi per farti andare in escandescenza, ma poi per fortuna arriva l’indifferenza e almeno questa cosa non ti rovina il buonumore della giornata. Almeno questo.

(Si vabbè, la smetto con ’sta storia dello scazzo, promesso.)

September 16th, 2007

Manco di notte si riesce a riposare.

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia, Zanzare, Sogni

Stralci dei sogni di stanotte:

La prof. Diletto (la mia insegnante di italiano e storia nel triennio) proponeva a mia madre di entrare nel business del Kinder Cereali, col quale avrebbe potuto guadagnare dai 200.000 ai 500.000 euro. (?!)

E questo non so spiegarlo, credo sia semplicemente non-sense, ehe.

Litigo fino ad arrivare alle mani con mia zia, rea di litigare per delle idiozie col marito davanti alla figlia, che deve sopportare tutto stoicamente. In realtà io vado in escandescenza solo perchè mi ha rotto le palle e uso quella motivazione come semplice scusa.

Questo credo sia già più semplice da spiegare: vorrei tanto mandare a quel paese mia zia, perchè non ho mai incontrato una persona così ottusa, invidiosa e idiota come lei, ma le regole non scritte di famiglia mi impongono di tacere.

Sono su una barca a forma di automobile e questa affonda. Si salvano tutte le valigie degli altri, tranne che il mio computer, che comincia ad affondare e si inzuppa completamente d’acqua. Recupero il case, ma scopro che tutti gli hardware si sono staccati e vagano nella profondità dell’oceano. Affondo le braccia nell’acqua e provo a salvare il salvabile, ma c’è ben poco da fare. Segue un momento di sconforto totale.

Magari ho paura per il computer, ma non capisco l’elemento dell’acqua cosa c’entri nel sogno.

E dulcis in fundo, mia sorella mi schiaffa la paletta uccidi-insetti in faccia mentre è presente il ragazzino di lei, costringendomi a rimandare il mio attacco isterico a quando lui sarà andato via.

Questo è il rimorso per l’omicidio di una zanzara ieri sera, sono sicura.

Next Page »