Cazzata della sera
Quando l’ultimo giorno di scuola,
dell’ultimo anno di liceo,
suona la campanella dell’ultima ora,
sei convinto che quello sia l’ultimo secondo della tua adolescenza.
…GRANDISSIMA CAZZATA!
[Notte prima degli esami, 2006]
Quando l’ultimo giorno di scuola,
dell’ultimo anno di liceo,
suona la campanella dell’ultima ora,
sei convinto che quello sia l’ultimo secondo della tua adolescenza.
…GRANDISSIMA CAZZATA!
[Notte prima degli esami, 2006]
Se devo pensare ad un oggetto caratteristico del mio periodo scolastico (elementari, medie, liceo) mi viene in mente solo una cosa: il mio zaino.
Ho comprato quello zaino quando ero in 3a elementare e me lo sono portato dietro fino alla maturità. Ha sopportato esami, piogge torrenziali, terremoti, gite all’estero, voli di diversi metri, senza lamentarsi nè rompersi. Ha conservato di tutto, dai libri (vabbè), agli abiti di ricambio, dai primi pacchetti di sigarette alle fotocopie rimpicciolite dei libri per i compiti in classe.
Ieri è entrato ufficialmente in pensione, perchè è finito nel garage. Mi mancherà non vederlo più in camera, ma si sa… io sono una sentimentale, su queste cose.
Non sono riuscita a convincere la mia ex compagna di banco a provare i test di Psicologia. E mi dispiace, lo ammetto, perchè mi mancherà tremendamente. Abbiamo litigato e avuto i nostri alti e bassi, ma ci compensavamo. Ci impegnavamo il necessario, cazzeggiavamo quando c’era da cazzeggiare e studiavamo quando c’era da studiare. Le pagelle erano praticamente uguali, tranne per inglese, nel quale avevo i voti più alti io, e latino, nel quale aveva la meglio lei. Abbiamo perfino avuto lo stesso voto finale (quel famoso 96 di cui ho parlato qualche post fa)
Lei andrà ad Economia o qualcosa di simile. Sarà tremendamente triste non vederla ogni giorno, ma c’est la vie.
Ho sentito qualcuno della classe, sono tutti impegnati con le preparazioni per i loro test… è buffo, non mi sembra vero. Tutti maturati e prossime matricole. Ho sognato questo momento per anni ed ora è arrivato, e ho scoperto che non è poi così bello come lo immaginavo.
Cambiando argomento, come era prevedibile che succedesse, il dolore che mi ha rotto le palle per tutto agosto, appena è arrivato settembre è SPARITO. Sono incazzata come una biscia (povere bisce, sempre incazzate!)
Ma ormai ho deciso, entro Ottobre questo caro dente del giudizio sparirà dalla mia bocca… sempre ammesso che la paura non mi fotta prima, ehm.
Sì, l’esame è andato. Non ho capito se è andato bene o male, ma è andato. In settimana usciranno i risultati, e quel che sarà, sarà.
Ho raggiunto livelli di ansia che credevo impensabili, ho somatizzato tutto il somatizzabile ( il giorno prima dell’esame avevo: mal di denti, mal di testa, mal di mandibola, mal di ginocchio nausea e mal di pancia ) e le ore di sonno arretrate non le conto più. Ho perso 10 anni di vita in 3 giorni, ma almeno è finita.
Ci sono dei professori che mi mancheranno, indubbiamente. Fortuna che l’anno prossimo mia sorella inizierà la sua avventura da liceale nella mia stessa scuola e sezione, così avrò più opportunità di vederli.
Comunque è una sensazione strana. Mi sento svuotata di qualcosa, il pensiero di non avere niente di urgentissimo da studiare mi lascia spiazzata. Per disperazione mi metterò a studiare per i test d’ammissione a Psicologia? Macchè :P
Stamattina sveglia presto, perchè dovevo accompagnare mia madre alla stazione. Di nuovo a casa, da brava studentessa modello, chiamo la segreteria del Liceo per sapere se i quadri erano usciti. Credo fossero le nove e mezza, non più tardi. Alla risposta affermativa della segretaria, prendo l’auto (e mia sorella, accompagnatrice provetta) e arrivo sotto scuola.
Io non c’ho parole.
44 / 45
Quarantaquattroquarantacinquesimi! W. O . W .
Naturalmente quell’ 1/45 l’ho perso nella prova di matematica, ma ha importanza? Sono contenta, non me l’aspettavo un voto così alto. Adesso devo solo sperare di fare un buon orale e di cercare di arraffare più possibile.
Praticamente sono automaticamente promossa, perchè i 44 più i 17 punti di credito precedenti fanno 61. Ciò significa che, se per puro scazzo, mi sedessi all’orale e decidessi di non aprire bocca, sarei promossa comunque. Figata!
Stendiamo un velo pietoso su quello che è successo stamattina, un parto trigemellare sarebbe stato meno doloroso e complicato. O un’inculata. Anzi, la sensazione che ho avuto, in effetti, era proprio quella, altro che parto…
Al momento preferisco dimenticare, e sperare in un voto se non alto, almeno decente.
Io comunque lo ribadisco, la matematica non fa per me, e non vedo l’ora di liberarmene per sempre dopo aver sostenuto l’orale. Passare sei ore a pensare: “Ma io PERCHE’, esattamente, mi sono iscritta allo Scientifico?” sono cose che turbano.
Domani terza prova, vedremo un pò come andrà. Nel frattempo oggi pomeriggio mi sono messa a creare la mappa concettuale e la presentazione con powerpoint da presentare alla commissione. E qui mi rendo conto di quanto sono invecchiata, perchè a me powerpoint PIACEVA. Ora lo trovo solo un giochetto divertente per bambini deficienti. E pensare che io mi sentivo tanto ganza quando facevo le presentazioni-regalo per mia madre o per l’inizio dell’anno nuovo (-.-) …
Ok, me lo dico da sola: ero una bambina deficiente.
Alle 4.30 ero già in piedi a gironzolare per casa, a raccattare tutti i temari, le fotocopie e i bigliettini che potevano essermi utili per la prima prova. Già in piedi per modo di dire, perchè nel letto non ho dormito praticamente niente. Ad ogni modo, un quarto d’ora più tardi, 10 poveri fessi della classe , con due occhi inturzati tanti [trad: gonfi] , erano tutti in chat alla ricerca delle tracce del tema d’italiano. Tracce che, ovviamente, non abbiamo trovato. In compenso ci siamo fatti un paio di risatine per smorzare la tensione, che si poteva tagliare con il coltello. ( Vedi anche il post precedente )
” Ok, ragazzi, ora parliamo di argomenti seri…”
E qui tutti zitti
” I cornetti più tardi chi li porta ? ”
A questo punto, convinta che uscisse qualcosa su Svevo - era il più quotato - ho ripetuto (imparato) al volo La Coscienza di Zeno e alle 7.26 sento l’Inno di Forza Italia risuonare nell’aere. Era il mio cellulare, e dall’altra parte c’era Antonella, mia compagna di banco:
“Pronto?”
“Oh, dove cacchio sei?!”
“Che significa, ‘dove sono’? A casa!”
“E muoviti, scema, siamo quasi tutti fuori scuola ad aspettare!”
“Cazzo, già state là?!”
E questa era la versione politically correct, ma lasciamo perdere. Ovviamente dopo la telefonata è stato tutto un correre a perdifiato verso la scuola, nel terrore di beccare i primi banchi della classe, quelli in cui sono più una schiappa nella copia.
Dopo la bolgia finale, comunque, ho conquistato un meritatissimo penultimo posto laterale. Un posto al bacio, insomma!
Ad ogni modo, tornando al succo della questione: le tracce facevano cagare. Ovviamente Svevo non è uscito, ma è uscito bensì Ungaretti. E va beh. Dopo un momento di iniziale e generale sconforto [ cioè, ‘momento’ … credo che sia durato più di mezz’ora, il ‘momento ], ho optato per il saggio breve, questa la consegna:
Finalità e limiti della conoscenza scientifica: che cosa ci dice la scienza sul mondo che ci circonda, su noi stessi e sul senso della vita?
Non so com’è andata, lo saprò solo il 26, purtroppo.
Nel frattempo abbiamo saputo le date dell’esame orale. Hanno estratto la lettera E, quindi io , salvo cambiamenti, sono la seconda del penultimo gruppo della mia classe, quindi mi tocca il 7 luglio. Ta dam!
E ora vado a dormire, che sono uno straccio. Zzz…
” Comunque secondo me esce Pasolini”
” Pasolini chiiiiii???”
” Chi cazz o’ sap’ a Pasolini?!?”
“Eh, Pasolino Adelante”
“Aeeee’, mò dicono Verga!”
“Ma chi lo ha detto, il Ministero?”
“Eh, il ministero delle Banane!”
Stralci di conversazione msn tra i compagni di classe, 5.30.
Quando arrivi alle 21.00 e ti rendi conto della tua ignoranza in storia, letteratura e tutto quello che avresti dovuto studiare…
Quando allora cerchi di sondare il terreno tra i compagni della classe per vedere se fai schifo solo tu…
Quando ti rendi conto che l’ignoranza dilaga e che i temari sono l’unica ancora di salvezza…
Quando però “mal comune mezzo gaudio” …
Quando cominci a pensare: “Signore Iddio mandamela buona”, salvo poi renderti conto che a Dio non ci credi…
Quando però un pensierino ce lo fai lo stesso, perchè in fondo non si sa mai…
Quando sei pronta a non dormire e ti sei messa d’accordo con alcuni della classe a lasciare i cellulari accesi, in attesa di qualche soffiata su tracce - sicuramente sbagliate - della prima prova…
Quando sai già che tra qualche settimana dirai “è stata una cagata”, ma al momento pensi che quella che sta per accaderti è la cosa più ignobile e tremenda del mondo …
… vuol dire che gli Esami di Maturità sono arrivati.
” Notte prima degli esami, notte di polizia
certo qualcuno te lo sei portato via.
Notte di mamma e di papà col biberon in mano,
notte di nonno alla finestra, ma questa notte è ancora nostra.
Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni,
notte di sogni, di coppe e di campioni.
Notte di lacrime e preghiere,
la matematica non sarà mai il mio mestiere. ”
- Notte prima degli esami, Antonello Venditti -