July 29th, 2006

Università e Parenti Serpenti

Posted by Anneke in Vita vissuta, Famiglia, Università

Ebbene sì. Ho deciso. Psicologia.
O almeno, ci provo, visto che comunque è a numero chiuso.
Tralascerò volentieri di commentare il fatto che più di una persona mi abbia detto: “Ah, vai a psicologia? Tutti quelli che vanno a psicologia hanno problemi e tanto normali non sono, sei anormale?” , perché lo reputo un segno d’ignoranza estrema e di mancanza di tatto.
Io sono felice. L’argomento mi interessa, provo i test con una persona che conosco da tanto e con la quale mi trovo perfettamente, e non saranno certo un paio di frasette a demoralizzarmi. Certo, sarò UN PO’ MENO felice se non dovessi entrare, ma non ne farò una tragedia. Anche perché ho deciso che non voglio stressarmi pure per i test di ammissione, quindi studierò lo stretto necessario, e come va, va. L’alternativa inoltre è Scienze della Mediazione Linguistica che è un’altra cosa che amo, quindi…

Nel frattempo è iniziata la battaglia psicologica con una delle mie zie. La guerra è cominciata la bellezza di 7 anni fa, quando in seconda media condivisi la classe con mia cugina. Ora, il problema non è mai stato mia cugina, quanto sua madre, perché non sopportava che studiassi lo stretto necessario e prendessi voti più alti di sua figlia, che al contrario, sgobbava come una dannata. Come se dovessi sentirmi in colpa se sono più dotata intelligentemente, bah.
Ad ogni modo, dopo litigi inenarrabili (voi non potete immaginare quanto ami il termine “inenarrabile”) la scuola media finì, finalmente, e dopo aver saputo con quanto eravamo state licenziate (Ottimo io, Distinto lei), sulla mia testa piombò la “gentile” maledizione: POI VEDREMO QUESTI OTTIMI CHE FINE FARANNO!
Gli anni del liceo sono trascorsi in maniera non dissimile, forse con un po’ di pressione in meno perché comunque abbiamo scelto istituti diversi, con le battutine divertite di mia zia che ogni volta sottolineava il fatto che mia cugina studiava praticamente SEMPRE, io magari solo il giorno prima dell’interrogazione. Le risatine sono scomparse, ovviamente, ai risultati della maturità: 81 lei, 96 io. Oops, I did it again!
 E’ di qualche giorno fa l’ultima conversazione con la cara Zia. In corsivo i pensieri, che erano ben tangibili comunque, nonostante la conversazione si sia svolta tra sorrisi e ammiccamenti.
Zia : Allora, Lulù, hai deciso?
Io: Ehm… sì, provo a fare i test per entrare a Psicologia. Eccallà, mò mi seccia.
Zia: Ah, brava! (entusiasta, così tanto da risultare falsa) … e … quanti posti ci sono? Vediamo quante chances ho di buttarti gli occhi addosso
Io: Veramente 600 … speriamo in bene. Sei una stronza invidiosa perché io ho preso 96 e tua figlia 81, comunque, ma questo già lo sai
Zia: (un po’ sorpresa) Ah.. bene … e … senti una cosa, ma se per caso non si iscrivono in 600, COME FUNZIONA? Vediamo se ho pure qualche altra opportunità di secciarti
Io: Ci prendono tutti, zia, ovvio. Vai a farti fottere, puttana
Zia: Ah, ho capito… Porco cane!

July 19th, 2006

Io contro le Zanzare

Posted by Anneke in Vita vissuta, Zanzare

Io mi ricordo le zanzare di qualche anno fa.

Docili, intimidite, non per questo non decise a fotterti. Ma il loro gioco si basava sull’astuzia. Non volevano farsi scoprire in nessuna maniera, sgusciavano al tuo fianco nel silenzio e nella discrezione più totale, facevano quello che dovevano fare per sopravvivere e scappavano via.

Io le stimavo, quelle zanzare: almeno non scassavano le palle.

Ora, non lo so che è successo in questi anni, se hanno avuto qualche shock generazionale, se è il caldo cresciuto in maniera esponenziale che le fa sentire più forti, io non lo so, ma non ho mai visto le zanzare che ti si AVVENTANO CONTRO come se stessero disputando un’incontro di boxe in cui loro interpretano Mike Tyson in vena di strappare orecchie e tu il povero fesso di turno che cerca di tenersi pezzi di carne addosso.

Cioè, veramente. Non basta scacciarle con la mano, continuano imperterrite ad attaccarti come indemoniate, e la cosa bella è che io non riesco mai ad ammazzarle, quindi subisco SEMPRE. Per schiacciarle senza pietà dovrei sporcarmi le mani e sinceramente mi fa schifo il solo pensiero.

E prima che mi organizzi con fogli di carta, giornali, pantofole (degli altri), quelle hanno già fatto i fatti loro e se ne sono andate chissà dove a ridere di te. Snervante, come cosa.

Comincio a pensare sinceramente che tra qualche decina di anni le zanzare domineranno il mondo.

Meglio che mi faccia una bella scorta di insetticida in casa, nel frattempo, vah…

July 15th, 2006

Just a number

Posted by Anneke in Vita vissuta, Scuola, Brevi
Il voto, finalmente.
July 9th, 2006

Fine degli esami

Posted by Anneke in Vita vissuta, Scuola

Sì, l’esame è andato. Non ho capito se è andato bene o male, ma è andato. In settimana usciranno i risultati, e quel che sarà, sarà.

Ho raggiunto livelli di ansia che credevo impensabili, ho somatizzato tutto il somatizzabile ( il giorno prima dell’esame avevo: mal di denti, mal di testa, mal di mandibola, mal di ginocchio nausea e mal di pancia ) e le ore di sonno arretrate non le conto più. Ho perso 10 anni di vita in 3 giorni, ma almeno è finita.

Ci sono dei professori che mi mancheranno, indubbiamente. Fortuna che l’anno prossimo mia sorella inizierà la sua avventura da liceale nella mia stessa scuola e sezione, così avrò più opportunità di vederli.

Comunque è una sensazione strana. Mi sento svuotata di qualcosa, il pensiero di non avere niente di urgentissimo da studiare mi lascia spiazzata. Per disperazione mi metterò a studiare per i test d’ammissione a Psicologia? Macchè :P

July 6th, 2006

Breve del giorno

Posted by Anneke in Vita vissuta, Brevi

Voi non potete immaginare quanto ami andare da sola al cimitero.

…no, non potete immaginarlo.

June 27th, 2006

Gli scritti

Posted by Anneke in Vita vissuta, Scuola

Stamattina sveglia presto, perchè dovevo accompagnare mia madre alla stazione. Di nuovo a casa, da brava studentessa modello, chiamo la segreteria del Liceo per sapere se i quadri erano usciti. Credo fossero le nove e mezza, non più tardi. Alla risposta affermativa della segretaria, prendo l’auto (e mia sorella, accompagnatrice provetta) e arrivo sotto scuola.

Io non c’ho parole.

44 / 45

Quarantaquattroquarantacinquesimi! W. O . W .

Naturalmente quell’ 1/45 l’ho perso nella prova di matematica, ma ha importanza? Sono contenta, non me l’aspettavo un voto così alto. Adesso devo solo sperare di fare un buon orale e di cercare di arraffare più possibile.

Praticamente sono automaticamente promossa, perchè i 44 più i 17 punti di credito precedenti fanno 61. Ciò significa che, se per puro scazzo, mi sedessi all’orale e decidessi di non aprire bocca, sarei promossa comunque. Figata!

June 22nd, 2006

La seconda giornata

Posted by Anneke in Vita vissuta, Scuola

Stendiamo un velo pietoso su quello che è successo stamattina, un parto trigemellare sarebbe stato meno doloroso e complicato. O un’inculata. Anzi, la sensazione che ho avuto, in effetti, era proprio quella, altro che parto…

Al momento preferisco dimenticare, e sperare in un voto se non alto, almeno decente.

Io comunque lo ribadisco, la matematica non fa per me, e non vedo l’ora di liberarmene per sempre dopo aver sostenuto l’orale. Passare sei ore a pensare: “Ma io PERCHE’, esattamente, mi sono iscritta allo Scientifico?” sono cose che turbano.

Domani terza prova, vedremo un pò come andrà. Nel frattempo oggi pomeriggio mi sono messa a creare la mappa concettuale e la presentazione con powerpoint da presentare alla commissione. E qui mi rendo conto di quanto sono invecchiata, perchè a me powerpoint PIACEVA. Ora lo trovo solo un giochetto divertente per bambini deficienti. E pensare che io mi sentivo tanto ganza quando facevo le presentazioni-regalo per mia madre o per l’inizio dell’anno nuovo (-.-) …

Ok, me lo dico da sola: ero una bambina deficiente.

June 21st, 2006

La prima giornata

Posted by Anneke in Vita vissuta, Scuola

Alle 4.30 ero già in piedi a gironzolare per casa, a raccattare tutti i temari, le fotocopie e i bigliettini che potevano essermi utili per la prima prova. Già in piedi per modo di dire, perchè nel letto non ho dormito praticamente niente. Ad ogni modo, un quarto d’ora più tardi, 10 poveri fessi della classe , con due occhi inturzati tanti [trad: gonfi] , erano tutti in chat alla ricerca delle tracce del tema d’italiano. Tracce che, ovviamente, non abbiamo trovato. In compenso ci siamo fatti un paio di risatine per smorzare la tensione, che si poteva tagliare con il coltello. ( Vedi anche il post precedente )

” Ok, ragazzi, ora parliamo di argomenti seri…”
E qui tutti zitti
” I cornetti più tardi chi li porta ? ”

A questo punto, convinta che uscisse qualcosa su Svevo - era il più quotato - ho ripetuto (imparato) al volo La Coscienza di Zeno e alle 7.26 sento l’Inno di Forza Italia risuonare nell’aere. Era il mio cellulare, e dall’altra parte c’era Antonella, mia compagna di banco:

“Pronto?”
“Oh, dove cacchio sei?!”
“Che significa, ‘dove sono’? A casa!”
“E muoviti, scema, siamo quasi tutti fuori scuola ad aspettare!”
“Cazzo, già state là?!”

E questa era la versione politically correct, ma lasciamo perdere. Ovviamente dopo la telefonata è stato tutto un correre a perdifiato verso la scuola, nel terrore di beccare i primi banchi della classe, quelli in cui sono più una schiappa nella copia.

Dopo la bolgia finale, comunque, ho conquistato un meritatissimo penultimo posto laterale. Un posto al bacio, insomma!

Ad ogni modo, tornando al succo della questione: le tracce facevano cagare. Ovviamente Svevo non è uscito, ma è uscito bensì Ungaretti. E va beh. Dopo un momento di iniziale e generale sconforto [ cioè, ‘momento’ … credo che sia durato più di mezz’ora, il ‘momento ], ho optato per il saggio breve, questa la consegna:

 Finalità e limiti della conoscenza scientifica: che cosa ci dice la scienza sul mondo che ci circonda, su noi stessi e sul senso della vita?

Non so com’è andata, lo saprò solo il 26, purtroppo.

Nel frattempo abbiamo saputo le date dell’esame orale. Hanno estratto la lettera E, quindi io , salvo cambiamenti, sono la seconda del penultimo gruppo della mia classe, quindi mi tocca il 7 luglio. Ta dam!

E ora vado a dormire, che sono uno straccio. Zzz…

June 21st, 2006

Notte prima degli esami - parte 2

Posted by Anneke in Vita vissuta, Scuola

” Comunque secondo me esce Pasolini”
” Pasolini chiiiiii???”
” Chi cazz o’ sap’ a Pasolini?!?”
“Eh, Pasolino Adelante”

“Aeeee’, mò dicono Verga!”
“Ma chi lo ha detto, il Ministero?”
“Eh, il ministero delle Banane!”

Stralci di conversazione msn tra i compagni di classe, 5.30.

June 20th, 2006

Notte prima degli esami

Posted by Anneke in Vita vissuta, Scuola

Quando arrivi alle 21.00 e ti rendi conto della tua ignoranza in storia, letteratura e tutto quello che avresti dovuto studiare…
Quando allora cerchi di sondare il terreno tra i compagni della classe per vedere se fai schifo solo tu…
Quando ti rendi conto che l’ignoranza dilaga e che i temari sono l’unica ancora di salvezza…
Quando però “mal comune mezzo gaudio” …
Quando cominci a pensare: “Signore Iddio mandamela buona”, salvo poi renderti conto che a Dio non ci credi…
Quando però un pensierino ce lo fai lo stesso, perchè in fondo non si sa mai…
Quando sei pronta a non dormire e ti sei messa d’accordo con alcuni della classe a lasciare i cellulari accesi, in attesa di qualche soffiata su tracce - sicuramente sbagliate - della prima prova…
Quando sai già che tra qualche settimana dirai “è stata una cagata”, ma al momento pensi che quella che sta per accaderti è la cosa più ignobile e tremenda del mondo …

… vuol dire che gli Esami di Maturità sono arrivati.

 

” Notte prima degli esami, notte di polizia
certo qualcuno te lo sei portato via.
Notte di mamma e di papà col biberon in mano,
notte di nonno alla finestra, ma questa notte è ancora nostra.
Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni,
notte di sogni, di coppe e di campioni.

Notte di lacrime e preghiere,
la matematica non sarà mai il mio mestiere
. ”
 - Notte prima degli esami, Antonello Venditti -

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