Questa è la marcia
degli incazzati,
questa è la marcia
degli arrabbiati,
sono incazzato,
andate via,
sono incazzato
perchè lo sono per cazzi mia.

C’è uno calmo,
eccolo lì,
fallo incazzare e poi cantagli così:
questa è la marcia
degli incazzati,
questa è la marcia,
degli arrabbiati.
Ti sei calmato ?
dice a me “Ti sei calmato ?”
Gli dico “No, sono incazzato, sono incazzato,
e sono incazzato !”

Roberto Benigni - La marcia degli incazzati

I professori universitari non saranno divertenti come quelli del liceo (non ancora, almeno), ma si fa quel che si può…

Prof. Pedagogia ciclo di vita: […] ecco, questo è un concetto che con umiltà, in punta di piedi, porto alla vostra attenzione.

Prof. Pedagogia ciclo di vita: I Delfini sono i figli del re di FranciO.

Prof. Pedagogia ciclo di vita: Oggi abbiamo UN presenza importante…

Prof. Pedagogia ciclo di vita: E quando me ne accorsi? Me ne accorSO quando…

Prof. Pedagogia ciclo di vita: Le opere d’artI.

Prof. Pedagogia ciclo di vita: …vi lascio con tre puntini sospensivi.

Collaboratore del Prof di Pedag.: “Per esempio sappiamo che la panna non va con i frutti di mare…”
Collega: “Ma non è vero, panna e salmone è buonissima!”

Collaboratore del Prof di Pedag.: […] questo, nel gIergo comune…

Collaboratore del Prof di Pedag.: Ragazzi, oggi state ‘nzallanuti!

Collaboratore del Prof di Pedag.: Le Radio si divertono a dare un’immagine dei professori universitari di perfetti idioti. Ieri a Radio Capital dicevano che un professore universitario ha regalato un estintore alla moglie. Ma poi dico,addò l’ha accattato (per i non napoletani: comprato) l’estintore? E come ha detto al venditore, “Mi fa la confezione regalo?”

Collaboratore del Prof di Pedag.: La macchina, grande comodità: certo, fin quando non rimani un’ora in tangenziale!

Prof. di Psic. Generale: Comùnco (invece di comunque)

Prof. di Psic. Generale: Prodùciono (invece di producono)

Prof. di Psic. Generale: Per esempio noi sappiamo che energia è uguale alla massa al quadrato… (ah si?!)

Prof. di Psic. Generale: (mentre si parla di un esperimento sui rendimenti scolastici) In un gruppo mettiamo gli intelligenti e nell’altro mettiamo… (non le viene la parola, probabilmente)
Un collega: …e’ sciem’ !!!

Prof. di Psic. Generale: (commenta un suo disegno mal riuscito) E’ dalle medie che ho sto problema, quando facevo educazione artistica avevo una botta in fronte! Ero quella che non sapeva tenere la penna in mano!

Prof. di Psic. Generale: Ricordate, ragazzi: la lingua ci rende potenti!

Prof. di Psic. Generale: …perchè avere poche parole vuol dire anche avere pochi pensieri…

Prof. di Psic. dello Sviluppo: …il bambino disegna un grande cerchio per autoraffigurarsi, e quando gli si chiede che ha disegnato, ti guarda e sembra dire: “Ma come, non mi vedi?! Sò bellissimo!”

Prof. di Psic. dello Sviluppo: Morto un ricercatore se ne fa un altro.

Biologia: Le proteine sono fatte da amminoacidA…

Biologia: E poi ci sono i cromosomi, che come tutti NOI sapete…

Microsoft Word crede che la cosiddetta “memoria ecoica” si chiami, in realtà, “memoria eroica“.

E può anche starmi bene, se non avesse deciso di correggermi automaticamente tutte le parole nei miei appunti, facendomi stampare tutte le sue correzioni su carta.

Naturalmente io mi sono accorta della cosa solo a stampa ultimata, tanto per cambiare. E te pareva.

UFFAAAAAA! Pure il pc è contro di me!

Se devo pensare ad un oggetto caratteristico del mio periodo scolastico (elementari, medie, liceo) mi viene in mente solo una cosa: il mio zaino.

Ho comprato quello zaino quando ero in 3a elementare e me lo sono portato dietro fino alla maturità. Ha sopportato esami, piogge torrenziali, terremoti, gite all’estero, voli di diversi metri, senza lamentarsi nè rompersi. Ha conservato di tutto, dai libri (vabbè), agli abiti di ricambio, dai primi pacchetti di sigarette alle fotocopie rimpicciolite dei libri per i compiti in classe.

Ieri è entrato ufficialmente in pensione, perchè è finito nel garage. Mi mancherà non vederlo più in camera, ma si sa… io sono una sentimentale, su queste cose.

Caro Babbo Natale, se quello che è successo ieri era il preludio di quello che capiterà a Natale, o non hai capito un accidenti di quello che ti ho scritto o sei un sadico di merda.

Con molto meno affetto di prima,

Manù

Accidenti, ma dove vivo, in una PALUDE?

Siamo al 3 dicembre e ancora girano per la casa, con una non-chalance da far schifo, zanzaroni grossi come zampogne.

Io, oggettivamente, non ho parole.

Caro Babbo Natale, non far arrivare Natale, o perlomeno dammi una botta in testa così forte che possa riprendere conoscenza solo nel prossimo anno.

In alternativa un cagnolino o un gattino per farmi compagnia non sarebbe male.

Con affetto,

Manù

Io vorrei solamente capire perchè i 3/4 delle persone che conosco si fanno vive solo quando hanno bisogno di un aiuto o di essere ascoltate.

Io vorrei solamente capire perchè queste persone, quando poi io ho bisogno di aiuto o di sfogarmi, SCOMPAIONO DALLA FACCIA DELLA TERRA. Sparite, disintegrate, puff.

E vorrei tanto capire perchè mia mamma mi guarda come se fossi l’Anticristo sceso in terra quando le dico che sto cercando di trattare le persone (che siano parenti o amici o conoscenti poco importa) come loro trattano me. E cioè, se possono offrirmi qualcosa in cambio potrei anche aiutarle se hanno bisogno, ma se mi sono inutili che andassero a quel paese.

Dice che non ho valori. Boh, che me ne frega. Ma la parte della fessa non la voglio (più) fare.

E ripartiamo.
Con un po’ più di grinta di prima.

E guai a chi o a ‘cosa’ mi ferma, stavolta.

E’ molto che non scrivo qui.
Il fatto è che mettermi davanti ad una pagina bianca mi costringe a pensare, e non credo sia la cosa migliore in questo momento.