Andavo in terza media, o giù di lì.
Dopo le tartarughine e i pesci cannibali, in casa si respirava voglia di tentare la convivenza con animali apparentemente più evoluti. Eliminati a priori cani e gatti, perchè mamma non voleva, io e mia sorella riuscimmo ad avere una coppia di criceti.
Li chiamammo Gaia e Felice.
Come potete immaginare dai nomi, erano un maschio E una femmina.
Naturalmente noi povere e piccole scemottole pensavamo che animali in cattività non potessero riprodursi.
E altrettanto naturalmente ci sbagliavamo.
Ci sono due “eventi” che ricordo con estrema nitidezza dell’allegra coppia:
1)
ANTEFATTO:
Una sera cominciai a vedere i due criceti azzuffarsi come dei pazzi, il maschio correva dietro la femmina, che cercava di difendersi in tutti i modi, perfino con morsi e zampate. Si sentivano strilla e versacci di ogni genere. Gaia ogni tanto soccombeva quando il maschio riusciva ad incastrarla in un angolo della gabbia e le saliva addosso, dandoci dentro. Insomma, i movimenti dei due erano alquanto sospetti.
Andai da mia mamma e le confidai il mio sospetto: “Secondo me si stanno accoppiando…”
La risposta di mia mamma fu, all’incirca: “Ma che cavolo dici, non fare la pervertita, su, che hanno da riprodursi! Non si possono accoppiare.”
Incassai il colpo, poco convinta. Dimenticammo la vicenda.
UN MESE DOPO:
Tornata da scuola, andai a salutare i criceti ma notai subito qualcosa di strano. Sul fondo della gabbia c’erano sette chiazzette rosa, tra l’ovatta arricciata e i loro giocattolini. Dire che mi venne un accidente è dire poco.
La cricetA, ovviamente, aveva partorito.
Purtroppo i cuccioli morirono tutti nel giro di pochi giorni, anche perchè la cricetina non era nelle condizioni di occuparsi di loro. Amen.
La cosa più inquietante, comunque, avvenne settimane dopo il parto. E qui sfociamo nell’evento numero 2) :
Siccome non sapevamo che maschi e femmine non vanno MAI messi insieme nella stessa gabbia, motivi riproduttivi esclusi, perchè si attaccano in continuazione (appunto), continuammo a tenerli insieme.
Non sappiamo cosa successe esattamente, ma un bel giorno ci ritrovammo il povero criceto MASCHIO senza un orecchio, strappato a morZi dall’adorabile compagna.
Da allora Felice fu battezzato MeZaRecchia (Metà Orecchio, dovrebbe essere), e finalmente i due furono separati in due gabbie.
La coppia non durò poi molto… Gaia morì improvvisamente una notte, così improvvisamente che noi pensammo fosse andata in letargo. Felice la seguì dopo un po’, per polmonite.
E così si chiuse pure la parentesi criceti.
Poi, dopo un po’, arrivò Dolly in casa, ma questa è un’altra storia.